La camera da letto color tortora è sempre più diffusa: scopriamo l’abbinamento perfetto per uno stile che accomuna molte famiglie
Il color tortora si distingue per la sua capacità unica di adattarsi senza imporsi, orchestrando con maestria gli spazi in cui viene applicato. Questa particolare sfumatura, che si colloca tra il beige, il grigio e un tocco di marrone, mostra la sua versatilità cambiando aspetto in base alla luce del giorno: assume una qualità soffice e lattiginosa al mattino, mentre verso sera diventa più profonda, quasi vellutata.
La sua forza risiede nell’accogliere il ritmo quotidiano, rallentandolo, e nel creare un’atmosfera di calma e riposo, pur non essendo una tinta immediata da gestire. La resa del tortora è influenzata da vari fattori come il sottotono, la finitura, l’illuminazione e i materiali circostanti.
Per scegliere il tortora giusto, è fondamentale prestare attenzione ai sottotoni, che possono variare da più caldi, come il beige-sabbia, a più freddi, come il grigio-cenere. È utile confrontare campioni di colore di dimensioni significative, come un A4, vicino a elementi fissi della stanza come infissi e pavimenti, e considerare l’orientamento della stanza, che influisce sulla percezione del colore.
L’LRV (Light Reflectance Value) è un altro indice da considerare: valori intorno a 50 indicano una buona riflessione della luce per i tortora chiari, mentre valori tra 20 e 35 suggeriscono una maggiore capacità di creare intimità per i tortora medio-scuri. Codici colore come il RAL 1019 (Grey beige) possono avvicinarsi al concetto di tortora, ma è sempre consigliato verificare personalmente con campioni fisici.
Color tortora: come creare l’abbinamento perfetto
La scelta del color tortora non influisce solo sull’estetica di una stanza, ma anche sul benessere di chi la abita. Studi di psicologia del colore indicano che le tinte desaturate e poco contrastate, come il tortora, possono ridurre l’arousal e favorire uno stato di calma, contribuendo a creare un ambiente riposante e accogliente, senza però cadere nell’anonimato.
Per ottenere un risultato armonioso con il tortora, è essenziale trovare il giusto equilibrio tra contrasti e texture. Scegliere il sottotono adatto al contesto, come un tortora con base beige per pavimenti in rovere caldo o un tortora più freddo per pavimenti in gres grigio, è il primo passo.
L’uso di materiali naturali come il lino, il legno di rovere e l’ottone spazzolato, insieme a colori polverosi come il verde salvia o il blu carta da zucchero, può arricchire ulteriormente la palette neutra. La cura per l’illuminazione, con una preferenza per luci calde e un indice di resa cromatica elevato, e la scelta di finiture opache o satinati per le pareti e gli elementi d’arredo, contribuiscono a definire lo spazio senza appesantirlo. Infine, l’introduzione di pattern discreti e il bilanciamento dei contrasti permettono di creare un ambiente equilibrato e visivamente stimolante.
Quando si cerca il tortora nei cataloghi di tinte, è possibile incontrare una varietà di denominazioni come greige, mushroom o taupe. Non esiste una definizione universale per questo colore, quindi è cruciale testare i campioni direttamente nella stanza interessata, osservandoli in momenti diversi della giornata. Un consiglio pratico per assicurarsi della scelta è quello di osservare il colore alla penombra, per capire se effettivamente si adatta all’atmosfera desiderata per le ore serali, quando la giornata rallenta e si cerca un rifugio accogliente e riposante.
