Un frigo che parla a colpi di ticchettii, ronzii o scoppiettii può mettere in allerta. Ma molti suoni raccontano solo la sua routine. Altri, invece, chiedono attenzione: capirli ti fa risparmiare tempo, cibo ed energia.
Quando il frigorifero cambia voce, la cucina si fa silenziosa. Ci si ferma ad ascoltare. È normale. Alcuni rumori sono fisiologici: gorgoglii del refrigerante, piccoli crepitii in fase di sbrinamento, click dei relè all’avvio. Secondo il database europeo EPREL, molti apparecchi dichiarano 35–42 dB(A): un livello simile a una conversazione sommessa. Se percepisci suoni oltre questa soglia, continui, o nuovi rispetto al passato, ha senso indagare.

Una nota pratica: elimina per prima cosa le vibrazioni “domestiche”. Bottiglie che battono tra loro, ripiani non stabili, elettrodomestico non in bolla. Un quarto di giro ai piedini e un po’ di ordine spesso zittiscono il 20% dei casi (stima basata su assistenze di campo condivise dai tecnici con cui collaboro).
Le 3 cause principali e cosa fare
1) Ventola che gratta o ronza
La ventola dell’evaporatore (dentro) o quella del condensatore (dietro/sotto) può produrre un ronzio metallico o un fruscio irregolare. Spesso sfiora il ghiaccio o la polvere.
Cosa fare:
- Stacca la spina. Sicurezza prima.
- Pulisci griglia posteriore e bobine del condensatore con aspirapolvere e pennello.
- Ispeziona la ventola: rimuovi residui, libera le pale. Se il suono torna subito o la ventola ha gioco, i cuscinetti possono essere usurati: richiesta la sostituzione del gruppo ventola.
Riferimenti: i manuali dei produttori (Bosch, Whirlpool, LG) indicano la pulizia periodica ogni 6–12 mesi come parte della normale manutenzione.

2) Compressore rumoroso o “colpi” in avvio
Un compressore sano emette un ronzio uniforme. Se senti colpi secchi all’accensione, vibrazioni forti o un ronzio che aumenta nel tempo, verifica prima l’installazione.
Cosa fare:
- Assicurati del corretto livellamento e lascia 5–10 cm tra frigo e parete per lo smaltimento del calore.
- Inserisci distanziatori o gommini antivibrazione sotto i piedini.
- Se il rumore persiste, non toccare il circuito refrigerante. Interviene solo un tecnico qualificato (patentino F-gas). Segnali d’allarme: congelatore che non scende sotto –15 °C, compressore sempre acceso, temperature instabili.
3) Ghiaccio e scarico di sbrinamento ostruiti
Brina spessa o ghiaccio che tocca la ventola genera stridii e sfregamenti. Uno scarico di sbrinamento ostruito produce gorgoglii e gluglugli prolungati.
Cosa fare:
- Controlla le guarnizioni: se non aderiscono, entra umidità e si forma ghiaccio in fretta.
- Se la brina supera 5 mm, spegni e sbrina naturalmente. Niente utensili affilati: la foratura dell’evaporatore è irreparabile.
- Pulisci il foro di scarico con uno scovolino o acqua tiepida (alcuni modelli forniscono una pipetta dedicata).
- Riduci le aperture frequenti della porta e non ostruire le prese d’aria interne.
Quando chiamare un professionista
- Rumori metallici persistenti dopo la pulizia.
- Odore di bruciato, surriscaldamento anomalo del retro.
- Perdite d’acqua non legate alla vaschetta.
- Calo di resa frigorifera insieme ai rumori.
Dati e fonti utili: EPREL (prestazioni e rumore dichiarato), manuali d’uso del marchio, linee guida AHAM e norme EN/IEC su misura del rumore. Dove non esistono dati modello-specifici, affidati alle tolleranze del costruttore; evitare diagnosi “a orecchio” sul circuito chiuso è una regola che i tecnici ripetono da sempre.
Un’ultima immagine: la cucina di notte, il frigo che respira piano. Se cambia respiro, ora sai che fare. Tu che suono senti, stanotte? Una storia di gelo, di polvere o solo di tempo che passa?





